Emozioni contrastanti per i piloti e i team sponsorizzati da GIVI dopo i primi due Rally dell'anno. La grande delusione è stata, naturalmente, il Rally Dakar 2019. Il team HRC Monster Energy Honda Rally è partito ancora una volta come l'unico vero avversario con la possibilità di interrompere la serie di vittorie KTM alla Dakar. Sfortunatamente, uno ad uno, quasi tutti i piloti del team a un certo punto durante la gara hanno visto i loro sogni andare in frantumi. Prima è toccata al favorito, Juan Barreda: dopo aver vinto la tappa di apertura e aver guidato la classifica preliminare, il talento spagnolo è finito bloccato in un profondo burrone e, nonostante i numerosi e disperati sforzi, è stato costretto a rinunciare e ad attendere l’intervento del truck per recuperare finalmente la sua moto. Questo, purtroppo, ha concluso la sua corsa. Paulo Gonçalves, pochi giorni dopo, ha avuto un orribile incidente che lo ha costretto ad abbandonare la gara. Ma la speranza non era ancora perduta del tutto per il team Honda, in quanto l'americano Ricky Brabec, con una progressione spettacolare, ha vinto la quarta tappa e ha preso il comando della gara portando grande slancio. Per 4 giorni è sembrato davvero che Ricky potesse essere il primo americano nella storia della Dakar ad avere la possibilità di vincere la gara. Ma purtroppo la sorte è stata avversa: con solo poche tappe rimanenti e Ricky in testa alla classifica, il suo CRF450 Rally ha subito un guasto meccanico e il pilota americano è stato costretto a gettare la spugna. Ultimo tra i grandi concorrenti per Honda, l'argentino Kevin Benavides è stato penalizzato dalla Direzione di gara per aver portato note extra durante una tappa controllata, perdendo quindi le speranze per il podio. Sicuramente l'edizione 2019 del Rally è stata una da dimenticare per il Team. L'amara fine della Dakar è stata ben compensata da un altro pilota supportato da GIVI: Alessandro Botturi. La leggenda italiana dell’off road, grande sostenitore del nostro marchio, ha completato una gara magistrale all'Africa Eco Race, e ha aggiunto il suo nome alla lista dei campioni, 4 ° italiano nella storia dell'AER. "Bottu", a bordo della sua Yamaha ufficiale, ha preso il comando della gara sin dal primo giorno e non ha mai mollato, tenendo sotto controllo il pilota norvegese KTM Pal Anders Ullevalseter. Un Alessandro pieno di emozioni, che sulle rive di Lac Rose ha dedicato la vittoria a sua madre, recentemente scomparsa.